< Rime (Bembo)
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Tosto che ‘l dolce sguardo Amor
Anima, che da' bei stellanti chiostri Già vago, or sovr'ogni altro orrido

LXXIX.

Tosto che ‘l dolce sguardo Amor m’impetra,
forse perch’io più volentier sospiri,
parmel indi veder, che l’arco tiri
e spenda tutta in me la sua faretra.4

Ma se Madonna mai tanto si spetra,
che tinta di pietà ver me si giri,
signor mio caro, alor, pur ch’io la miri,
fa me d’uom vivo una gelata pietra.8

Poi com’io torni a la prima figura,
i’ no ‘l sento per me: sassel Amore,
che come veltro mi sta sempre al fianco.11

Ma ‘l sangue accolto in sé da la paura
si ritien dentro e teme apparir fore:
però son io così pallido e bianco.14

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