< Rime (Berni)
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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
VII. Capitolo de' ghiozzi
VI. Capitolo del Cornacchino VIII. Capitolo dell'anguille


O sacri, eccelsi e glorïosi ghiozzi,
o sopra gli altri pesci egregi tanto
3quanto de gli altri più goffi e più rozzi,

datemi grazia ch’io vi lodi alquanto,
alzando al ciel la vostra leggiadria,
6di cui per tutto il mondo avete il vanto.

Voi sète il mio piacer, la vita mia;
per voi, quand’io vi veggio, ogni mia pena
9cessa et ogni fastidio passa via.

Benedetto sia il fiume che vi mena:
o chiaro, ameno e piacevol Vergigno,
12in te non venga mai tòsco né piena,

poi che tu se’ sì grato e sì benigno
e te ci mostri assai meglior vicino
15che quel che mena sol erba e macigno.

Sia benedetto appresso anco Nardino,
Dio lo mantenga e dìali ciò ch’e’ vuole,
18cacio, gran, carnesecca et olio e vino,

e facciagli le doti alle figliuole,
acciò ch’altro non facci che pigliarvi
21col bucinetto e colle vangaiuole.

Io vorrei pur cominciare a lodarvi,
ma non so s’io haverò tanto cervello
24ch’io possa degnamente satisfarvi.

Quando io veggio Nardin con quel piattello
venir a casa e con la sua balestra
27io grido come un pazzo: "Vèllo, vèllo";

e alzando verso lui la mano destra,
tanta allegrezza mi s’avventa al core
30ch’io mi son per gittar dalla finestra.

Poi mi vo verso lui con gran furore,
correndo sempre e sempre mai gridando,
33come si fa d’intorno a chi si more.

Poi ch’io v’ho visti, io vo considerando
vostre fattezze tutte, a parte a parte,
36come chi va le stelle astrolagando.

Certo Natura in voi mise grand’arte
per far un animal cotanto degno
39da esser scritto in cento millia carte.

La prima loda vostra, il primo segno
ch’io trovo, è quel ch’avendo voi gran testa
42è forza che voi abbiate un grande ingegno;

la cagion per l’effetto è manifesta:
un gran coltel vuol una gran guaina
45et un grand’orinale una gran vesta.

Segue da questa un’altra disciplina,
ch’avendo ingegno e del cervello a iosa,
48è forza voi abbiate gran dottrina.

A me pare un miracolo, una cosa
che ’n tutti gli animal mai non trovossi
51così stupenda né maravigliosa:

questa per un miracol contar possi,
e pur si vede e tutto il giorno avviene,
54che voi sète meglior quanto più grossi.

Se così fussin fatte le balene
o’ ceti o’ lucci o’ buovi o’ lionfanti,
57so che le cose passarebbon bene.

O pesci senza lische, o pesci santi,
agevoli, gentil, piacevoloni,
60da comperarvi a vista et a contanti!

Ma per non far più lunghi i mei sermoni,
provar vi possa chi non v’ha provati,
63come voi sète in ogni modo buoni:

caldi, freddi, in tocchetto e marinati.

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