< Rime (Berni)
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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
XXV. Alla Marchesa di Pescara quando per la morte del Marchese diceva voler morire
XXIV. Per Clemente VII XXVI. Sonetto sopra la mula dell'Alcionio


Dunque, se ’l cielo invidïoso ed empio
il sol onde si fea ’l secol giocondo
n’ha tolto e messo quel valore al fondo,
4a cui devea sacrarsi più d’un tempio,
 
voi, che di lui rimasa un vivo esempio
sète fra noi e quasi un sol secondo,
volete in tutto tôr la luce al mondo,
8faccendo di voi stessa acerbo scempio?
 
Deh, se punto vi cal de’ danni nostri,
donna gentil, stringete in mano il freno,
11ch’avete sì lasciato a i dolor vostri;
 
tenete vivo quel lume sereno
che n’è rimaso, e fate che si mostri
14al guasto mondo e di tenebre pieno.

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