< Rime (Berni)
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Francesco Berni - Rime (XVI secolo)
XXXI. Sonetto alla sua donna
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Chiome d’argento fino, irte e attorte
senz’arte intorno ad un bel viso d’oro;
fronte crespa, u’ mirando io mi scoloro,
4dove spunta i suoi strali Amor e Morte;
occhi di perle vaghi, luci torte
da ogni obietto diseguale a loro;
ciglie di neve e quelle, ond’io m’accoro,
8dita e man dolcemente grosse e corte;
labra di latte, bocca ampia celeste;
denti d’ebeno rari e pellegrini;
11inaudita ineffabile armonia;
costumi alteri e gravi: a voi, divini
servi d’Amor, palese fo che queste
14son le bellezze della donna mia.
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