< Rime (Guittone d'Arezzo)
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Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Avarizia tu meriti affanno
Superbia, tu se' capo di peccato Lussuria, tu di saggi' om matto fai


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L’avarizia.


     Avarizia tu meriti affanno
de plusor parte; e molt’angosci’ha ’n core,
ove più prende te, con più tradanno;
4ché dentro voiti, u’ piò enpi di fore.
     Ricchezze sempre in te pover on fanno:
legne a foco son, montando ardore;
non mai soggiorno i toi giorn’e nott’hanno
8in acquisto, in guardia od in timore.
     Religiosi fai propietari,
somoniachi chierchi e baratteri,
11baron rattor, cavaler usurari,
     ladrone e fel ciascun nel su’ misteri,
d’amici e di fratel grand’aversari,
14e tener fai quasi Iddio denieri.

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