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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CCXV Rime d'amore - CCXVII

CCXVI

Si compiace d’amar nuovamente.

     D’esser sempre ésca al tuo cocente foco
e sempre segno a’ tuoi pungenti strali,
d’esser sempre ministra de’ miei mali
ed aver sempre i miei tormenti a gioco,
     io non mi doglio, Amor, molto né poco,
poi che dal dí, che ’l desir prese l’ali,
mi son fatti i martír propri e fatali,
e libertade in me non ha piú loco.
     Pur che tu mi conservi in questo stato,
dov’or m’hai posta, e sotto quel signore,
onde il cor novamente m’hai legato,
     o mi fia dolce, o tornerá minore
quanto son per provar, quanto ho provato
la sua rara bellezza e ’l suo valore.

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