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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
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CCXXIII
«Or che son voi fatta io...».
Cosí m’impresse al core
la beltá vostra Amor co’ raggi suoi,
che di me fuor mi trasse e pose in voi;
or che son voi fatt’io,
voi meco una medesma cosa sète,
onde al ben, al mal mio,
come al vostro, pensar sempre devete;
ma pur, se al fin volete
che ’l vostro orgoglio la mia vita uccida,
pensate che di voi sète omicida.
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