< Rime (Stampa) < Rime d'amore 
 
 
 
        
      | Questo testo è stato riletto e controllato. | 
Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
| ◄ | Rime d'amore - CCXXII | Rime d'amore - CCXXIV | ► | 
CCXXIII
«Or che son voi fatta io...».
     Cosí m’impresse al core
la beltá vostra Amor co’ raggi suoi,
che di me fuor mi trasse e pose in voi;
or che son voi fatt’io,
voi meco una medesma cosa sète,
onde al ben, al mal mio,
come al vostro, pensar sempre devete;
ma pur, se al fin volete
che ’l vostro orgoglio la mia vita uccida,
pensate che di voi sète omicida.
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.