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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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CCXXXI
Soffre pene piú che d’inferno.
     Le pene de l’inferno insieme insieme,
appresso il mio gran foco,
tutte son nulla o poco;
perch’ove non è speme
l’anima risoluta al patir sempre
s’avezza al duol, che mai non cangia tempre.
La mia è maggior noia,
perché gusto talor ombra di gioia
mercé de la speranza;
e questa varia usanza
di gioir e patire
fa maggior il martíre.
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