< Rime (Stampa) < Rime d'amore
Questo testo è stato riletto e controllato.
Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CII Rime d'amore - CIV

CIII

Benedetti gli affanni d’Amore, or ch’egli è tornato!

     Io benedico, Amor, tutti gli affanni,
tutte l’ingiurie e tutte le fatiche,
tutte le noie novelle ed antiche,
che m’hai fatto provar tante e tanti anni;
     benedico le frodi e i tanti inganni,
con che convien che i tuoi seguaci intriche:
poi che tornando le due stelle amiche
m’hanno in un tratto ristorati i danni.
     Tutto il passato mal porre in oblio
m’ha fatto la lor viva e nova luce,
ove sol trova pace il mio disio.
     Questa per dritta strada mi conduce
su a contemplar le belle cose e Dio,
ferma guida, alta scorta e fida luce.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.