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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CLXIV Rime d'amore - CLXVI

CLXV

Ella merita da lui premio, per l’amore che gli porta.

     S’una vera e rarissima umiltate,
una fé piú che marmo e scoglio salda,
una fiamma ch’abbrucia, non pur scalda,
un non curar de la sua libertate,
     un, per piacere a le due luci amate,
aver l’alma al morir ardita e balda,
un liquefarsi come neve in falda
mertan per tempo omai trovar pietate,
     io devrei pur sperar d’aprir lo scoglio,
ch’intorno al core ha il mio signor sí sodo,
ch’altrui pregare o strazio anco non franse.
     Ed io ne prego ardente, come soglio,
Amor e lui, che m’hanno stretto il nodo,
e san quanto per me si piange e pianse.

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