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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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CLXXXII
È prossima la fine de’ suoi piaceri.
     La vita fugge, ed io pur sospirando
trapasso, lassa, il piú degli anni miei,
né di passarli ardendo mi dorrei,
a la cagion de’ miei sospir mirando;
     se non che non so punto il come o ’l quando
den le mie gioie dar luogo agli omei;
ché forse a poco a poco m’userei
ad andar le mie pene sopportando.
     Anzi, misera, io so che sará tosto,
ché per partenza o per cangiar volere
il fin de’ miei piacer non è discosto.
     E, perch’Amor mel faccia prevedere,
non è per questo il mio petto disposto
a poter tanta doglia sostenere.
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