< Rime (Stampa) < Rime d'amore
Questo testo è stato riletto e controllato.
Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CLXXXI Rime d'amore - CLXXXIII

CLXXXII

È prossima la fine de’ suoi piaceri.

     La vita fugge, ed io pur sospirando
trapasso, lassa, il piú degli anni miei,
né di passarli ardendo mi dorrei,
a la cagion de’ miei sospir mirando;
     se non che non so punto il come o ’l quando
den le mie gioie dar luogo agli omei;
ché forse a poco a poco m’userei
ad andar le mie pene sopportando.
     Anzi, misera, io so che sará tosto,
ché per partenza o per cangiar volere
il fin de’ miei piacer non è discosto.
     E, perch’Amor mel faccia prevedere,
non è per questo il mio petto disposto
a poter tanta doglia sostenere.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.