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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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CVII
Nella nuova primavera, vicina all’amante, si rinnovano gli affetti di lei.
     Or che ritorna e si rinova l’anno,
passato il verno e la stagion piú fresca,
l’amoroso disir mio si rinfresca,
e la mia dolce pena, e ’l dolce affanno.
     E qual i novi umor gravidi fanno
gli arbori, onde lor frutto a suo tempo esca,
tal umor nel mio petto par che cresca,
al qual poi pensier dolci a dietro vanno.
     Ed è ben degno che gioia ed umore,
or ch’egli è meco la mia primavera,
mi rinovelli e mi ridesti Amore.
      Oh pur non giunga a sí bel giorno sera!
oh pur non cangi il bel tempo in orrore,
dipartendo da me l’alma mia sfera!
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