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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CXLVIII Rime d'amore - CL

CXLIX

Perdonerá ad Amore, se da lui apprenderá a placar l’amante.

     Sí come tu m’insegni a sospirare,
arder di fiamma tal, che Etna pareggia,
pianger di pianto tal, che se n’aveggia
omai quest’onda e cresca questo mare,
     insegnami anche, Amor, tu che ’l puoi fare,
come men duro il mio signor far deggia,
come, quando adivien che pietá chieggia,
possa placarlo al suon del mio pregare.
     Ch’io ti perdono e danni e strazi e torti,
che tu m’hai fatto e fai, tanti e sí gravi,
ch’io non so come il ciel te lo comporti;
     perché non fia piú pena che m’aggravi,
pur ch’io faccia pietosi e faccia accorti
gli occhi che del mio cor hanno le chiavi.

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