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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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CXLV
Ai luoghi dov’egli è, perché lo restituiscano a lei.
     Liete campagne, dolci colli ameni,
verdi prati, alte selve, erbose rive,
serrata valle, ov’or soggiorna e vive
chi può far i miei dí foschi e sereni,
     antri d’ombre amorose e fresche pieni,
ove raggio di sol non è ch’arrive,
vaghi augei, chiari fiumi ed aure estive, 
vezzose ninfe, Pan, fauni e sileni,
     o rendetemi tosto il mio signore,
voi che l’avete, o fategli almen cónta
la mia pena e l’acerbo aspro dolore:
     ditegli che la vita mia tramonta,
s’omai fra pochi giorni, anzi poch’ore
il suo raggio a quest’occhi non sormonta,
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