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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - CXXXI Rime d'amore - CXXXIII

CXXXII

Sentenza d’Amore contro di lei.

     Quando io dimando nel mio pianto Amore,
che cosí male il mio parlar ascolta,
mille fiate il dí, non una volta,
ché mi fere e trafigge a tutte l’ore:
     — Come esser può, s’io diedi l’alma e ’l core
al mio signor dal dí ch’a me l’ho tolta,
e se ogni cosa dentro a lui raccolta
è riso e gioia, è scema di dolore,
     ch’io senta gelosia fredda e temenza,
e d’allegrezza e gioia resti priva,
s’io vivo in lui, e in me di me son senza?
     — Vo’ che tu mora al bene ed al mal viva —
mi risponde egli in ultima sentenza; —
questo ti basti, e questo fa’ che scriva.

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