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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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LX
Amore e Fortuna l’avversano, poiché egli presto se ne andrá.
     Quinci Amor, quindi cruda empia Fortuna
m’affligon sí, che non so com’io possa
riparar questa e quell’altra percossa,
che mi dánno a vicenda or l’altro or l’una.
     Aer, mar, terra, ciel, sol, stelle e luna,
con quant’ha piú ciascuna orgoglio e possa
a danno mio, a mia ruina mossa,
lassa, mi si mostrò fin da la cuna.
     E quel ch’è sol il mio fido sostegno,
per accrescermi duol, fra sí brev’ora
partirassi da me senza ritegno,
     Almen venisse acerba morte ancora,
mentr’io dolente mi lamento e sdegno,
da le man di tant’oste a trarmi fòra!
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