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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
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LXXII
Allegoria della sua vita dolorosa.
La mia vita è un mar: l’acqua è ’l mio pianto,
i venti sono l’aure de’ sospiri,
la speranza è la nave, i miei desiri
la vela e i remi, che la caccian tanto.
La tramontana mia è il lume santo
de’ miei duo chiari, duo stellanti giri,
a’ quai convien ch’ancor lontana i’ miri
senza timon, senza nocchier a canto.
Le perigliose e súbite tempeste
son le teme e le fredde gelosie,
al dipartirsi tarde, al venir preste.
Bonacce non vi son, perché dal die
che voi, conte, da me lontan vi feste,
partîr con voi l’ôre serene mie.
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