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Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
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XXIII
Prega le Grazie di renderlo a lei benigno.
     Grazie, che fate mai sempre soggiorno
negli occhi ch’amo, e quei poi de le prede,
che fan tante di noi, vostra mercede,
fanno il tempio d’Amor ricco et adorno,
     quando scherzate a que’ bei rai d’intorno
co’ pargoletti Amor, che v’hanno sede,
fate fede a colui de la mia fede,
che ’n tante carte omai celebro ed orno.
     E, se di Grazie avete il nome e l’opra,
fatemi graziosi que’ due giri,
ch’a lo splendor del sol stanno di sopra.
     E, poi c’hanno adescato i miei desiri,
fate (cosí mai morte non li copra)
che non mi lascin preda de’ martiri.
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