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Gaspara Stampa - Rime (XVI secolo)
Rime d'amore - XXIX Rime d'amore - XXXI

XXX

Egli canta con dolcissima armonia.

     Fra quell’illustre e nobil compagnia
di grazie, che vi fan, conte, immortale,
s’erge piú d’altra e vaga stende l’ale
del canto la dolcissima armonia.
     Quella in noi ogni acerba cura e ria
può render dolce, e far lieve ogni male;
quella, quand’Euro piú fiero l’assale,
può render queto il mar turbato pria.
     Il giuoco, il riso, Venere e gli Amori
si veggon l’aere far sereno intorno,
ovunque suoni il dolce accento fuori.
     Ed io, potendo far con voi soggiorno,
a l’armonia di quei celesti cori
poco mi curerei di far ritorno.

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