< Rime (Stampa) < Rime d'amore 
 
 
 
        
      | Questo testo è stato riletto e controllato. | 
Gaspara Stampa -  Rime  (XVI secolo)
| ◄ | Rime d'amore - XXXIII | Rime d'amore - XXXV | ► | 
XXXIV
Ad Amore.
     Sai tu, perché ti mise in mano, Amore,
gli stral tua madre, ed agli occhi la benda?
Perché quella saetti, impiaghi e fenda
i cor di questo e quel fido amatore;
     e con questi non possi veder fuore
de’ colpi tuoi la crudeltá stupenda,
sí che pietoso affatto non ti renda,
o almen non tempri l’empio tuo furore.
     Che, se vedessi un dí la piaga mia,
o non saresti dio, ma cruda fèra,
o pietoso o men aspro ti faria.
     Non vorrei giá che tu vedessi in cera
i raggi del mio sol; ché ti parria
forse a l’incontro picciola e leggera.
    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.