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Sopra un nobile modenese
Ad Antonio Scapinelli Al conte Scipione Sacrati, reggiano

XLI

Sopra un nobile modenese.

     Questi, che al volto sembra un Caifas,
di nuovo in croce metteria Jesus
e per denari andrebbe in Emaus
e l’anima darebbe a Satanas.

     Par giusto bel veder quando Puntas
cosi sotto il mantel porta de’ quibus
e inghiotte come pillole de’ tribus
senza distinguer punto il fas e il nefas.
     Ei fa da Radamanto e da Minos,
e il miser rubò tanto in diebus illis
che indovinar non lo saprebbe Amos.
     Darebbe il ciel per un maravedis
e quando il popol grida: exaudi os,
e con la man risponde: ora pro nobis.

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