< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto III Sonetto V


SONETTO IV

S’Alla mia bella fiamma ardente speme
  Fu sempre dolce nodrimento ed esca,
  Ond’ avvien, ch’ ella spenta l’ ardor cresca,
  E in mezzo ’l foco l’ alma afflitta treme?
La speranza e ’l piacer fuggiro insieme,
  Con qual arte la piaga si rinfresca?
  Chi mi lusinga, o qual cibo m’ inesca,
  Se Morte svelse il frutto, i fiori, e ’l seme?
Ma forse il foco, che ’l mio petto accende,
  Da così pura face tolse Amore,
  Che l’ immortal principio eterno il rende.
Vive in se stesso il mio divino ardore,
  E se nodrir si vuol, dentro s’ estende
  Nell’ alma, cibo degno al suo valore.

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