< Rime (Vittoria Colonna)
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Sonetto LXXXVI Sonetto LXXXVIII


SONETTO LXXXVII


Occhi l’ usanza par, che vi sospinga
  Al pianger vostro, ed all’ altrui dolore;
  Mirando la cagion, cresce il vigore,
  Non la mirando voi, che vi lusinga?
Anzi scorger ne par, che non la finga,
  Ma sempre interna ne dimostra Amore
  L’ immagin bella, e di mandarla al core
  Sì bella, e viva a forza ne costringa.
Anzi del veder vostro cieco insano
  Per una immagin finta il cor s’ infiamma
  All’ usato desir con falsa speme.
Forse il cor crede, e noi miriamo in vano,
  Ma questa è colpa ugual, ei nella fiamma,
  E noi nel pianto la purghiamo insieme.

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