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102.
Si duole che le sue lettere siano mostrate con suo disprezzo,
sperando dal suo sdegno altrettanto piacere
quanto gli prometteva l’amore.
Quella secreta carta, ove l’interno
E chiuso affetto mio, ch’adorno in rime,
In poche note e ’n puro stil s’esprime,
4Voi dimostrando mi prendeste a scherno.
Né solo con questi occhi omai discerno
Che mal gradite il mio cantar sublime,
Ma con essi vegg’io come e’ si stime
8Favola vile e con mio sdegno eterno.
Or quanto di voi speri, Amor se ’l vede,
Mentre ei guarda e consente, e se n’infinge,
11Che riveliate i miei pensier segreti.
Ma par che sdegno anco sperar mi vieti
Quel ch’io sperava e dolce a l’alma or finge
14La vendetta via piú d’ogni mercede.