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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
118. Dal piú bel velo ch’ordí mai Natura
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118.
[Nel medesimo soggetto.]
Dal piú bel velo ch’ordí mai Natura
Traspare un raggio di virtude ardente
Come da nube suol candida e pura
4Tal volta a mezzo giorno il sol lucente;
E come questo da valle ima e scura
In miglior parte altrui scorge sovente,
Cosí quello per via piana e sicura
8Quinci ne guida al vero almo orïente.
Dunque, Lucrezia, il bel ch’in voi riluce
Chi brama alzarsi al ciel dal chiostro umano
11Miri ognor fisso e quel prenda in suo duce;
Ma d’aquila abbia il guardo e del mondano
Fango purgato, ché cotanta luce
14Non potrebbe soffrir occhio mal sano.
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