< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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13. Lasciar nel ghiaccio o ne l’ardore il guanto
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Si lamenta che la sua donna non lasci il guanto.


Lasciar nel ghiaccio o ne l’ardore il guanto
     Amor piú non solea,
     Da poi che preso e ’n suo poter m’avea
     Nel laccio d’oro ond’io mi glorio e vanto.
5Mentr’io n’andava ancor libero e scarco
     Il candor m’abbagliò di bianca neve
     Sí che non rimirai la rete e i nodi:
     Poi che fui còlto e di spedito e leve
     Tornai grave e impedito e caddi al varco,
     10Coperse il mio diletto e ’n feri modi
     Sdegnò la bella man preghiere e lodi.
     Ahi, crudel mano, ahi, fera invida spoglia,
     Chi fia che la raccoglia
     Né sdegni i baci e l’amoroso pianto?

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