< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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130. L’incendio, onde tai raggi uscîr già fôre
130 nota 131

130.


Si duole ch’avendo voluto estinguere un amore n’abbia acceso un altro

senza spegnere il primo.


L’incendio, onde tai raggi uscîr già fôre,
     Rinchiuso è ben ma in nulla parte spento,
     E per nova beltà ne l’alma sento
     4Svegliarsi un novo inusitato ardore.
Serve indiviso a due tiranni il core,
     A’ vari oggetti è un pensier fermo e intento
     E per doppia cagion doppio è ’l tormento:
     8Chi mai tai meraviglie udío d’Amore?

Lasso! e stolto già fui quando conversi
     Incontra ’l ciel l’armi di sdegno, e volsi
     11Trionfar di colui che sempre vinse;
Ché, s’allora un sol giogo io non soffersi,
     Or due ne porto, e s’un lacciuolo i’ sciolsi
     14Quegli ordío novo nodo e ’l vecchio ei strinse.

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