< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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184. Il cor che m’involò, donna, un furtivo
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184.


Dimostra che in questo atto del baciarsi lui s’inchinasse

a la sua seconda fiamma.


Il cor che m’involò, donna, un furtivo
     Vostro sguardo dal petto e lusinghiero
     Fu chiuso nel sen vostro e ’n carcer fero
     4D’esca amara nudrissi egro e mal vivo;
Ed io d’in su le labbra, ov’egli privo
     D’ogni speme m’apparve e prigioniero,
     Spesso pensai rapirlo, alto pensiero!;
     8Ma disdegno il frenò superbo e schivo.
Or bella donna con lusinghe oneste
     Baciando indi se ’l toglie e in piú ristretta
     11E piú lieta prigion d’ambrosia il pasce:
Ma in voi tal dono in cambio avvien che lasce
     Di sua dolcezza, che, se ’l canto aveste
     14Di sirena, l’avrete or d’angioletta.

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