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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
210. Ardeano i tetti, e ’l fumo e le faville
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210.
I.
Descrive come andando per vedere un incendio notturno
s’accendesse d’amoroso fuoco.
Ardeano i tetti, e ’l fumo e le faville
Rote faceano e tenebrosi giri,
E ’ntanto io spargea fuor caldi sospiri
4Al ribombar de le sonore squille;
Quando sembianze placide e tranquille
L’alto incendio destâr de’ miei desiri;
Ed or dovunque gli occhi o ’l piede io giri
8Miro i bei raggi sparsi a mille a mille.
Cosí presagio d’amoroso ardore
Fu quel notturno foco e la mia fiamma,
11Già mancando l’altrui, s’accese e crebbe;
Né d’avvampar né di pregar m’increbbe
Sí piace il modo onde un sol petto infiamma
14Con tante faci e con nova arte Amore.
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