< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto. |
Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
233. Sovra d’un carro di rossore tinto
◄ | 232 | 234 | ► |
233.
Sovra d’un carro di rossore tinto
Ch’a foco e fiamma distruggea la gente,
Un novo sol, via piú ch’Apollo ardente
4E di porpora e d’òr fregiato e cinto,
Vid’io pur dianzi, oh che stupor!, dipinto
Aver nel vago suo chiaro e lucente
Due nere stelle c’han virtú possente
8Di far parere un uom di selce o finto.
Miracolo o portento, a mille a mille
Sfaransi i monti in disusata foggia
11Di fuor per pioggia e per gran fiamma dentro;
Già intorno tuona; ed io, lasso, nel centro
Agli emisperii miei sento faville
14Da far tosto apparir baleni e pioggia.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.