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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
234. Io vidi quel celeste altero viso
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234.
Io vidi quel celeste altero viso,
Ch’avvampar suol di mille fiamme ardenti,
Pallido sí ch’indi assai men cocenti
4Moveano i guardi e ’l lampeggiar del riso:
Gli occhi miei stanchi, ch’in lui rado affiso,
Allora fûr di sostener possenti
I raggi e ’l foco e ’l dolce obbietto, intenti
8Goder ciò che bea l’alme in paradiso.
O color de gli amanti! o vago e caro
Pallor, onde ha l’Aurora invidia e sdegno
11Ché di rose men vaghe il volto inostra!
Ben avrei fato avventuroso e raro
Se, come in lei d’amar l’aspetto mostra,
14Cosí ’l cor ne mostrasse un picciol segno.
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