< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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244. Qual cervo errando suole
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244.


6.


Qual cervo errando suole
     Fuggir saette o dardi,
     Io fuggiva i begli occhi e i dolci sguardi
     Fra l’erbe e le vïole,
     5Quando costei mi giunse e col suo riso
     Non pur con le parole
     Vita e morte mi dié cosí gradita:
     Morte perché diviso
     Fui da me stesso, e vita
     10Perché l’alma felice è seco unita.

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