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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
244. Qual cervo errando suole
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244.
6.
Qual cervo errando suole
Fuggir saette o dardi,
Io fuggiva i begli occhi e i dolci sguardi
Fra l’erbe e le vïole,
5Quando costei mi giunse e col suo riso
Non pur con le parole
Vita e morte mi dié cosí gradita:
Morte perché diviso
Fui da me stesso, e vita
10Perché l’alma felice è seco unita.
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