< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto. |
Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
338. Donna cortese e bella
◄ | 337 | 339 | ► |
338.
Donna cortese e bella,
Deh! non voler ch’io moia
Di temenza e di noia;
Libera il corpo e fa l’anima ancella:
5E se disdegni signoria sí bassa,
Altrui mi dona e lassa;
Ché tra’ pastori forse o tra’ bifolci
Avrò l’ore piú dolci.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.