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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
363. Qui dove i sacri e verdeggianti allori
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363.
2.
Qui dove i sacri e verdeggianti allori
Forman di sè vago boschetto ombroso,
Per cui serpendo al mar da l’erbe ascoso
4Porta limpido rio suoi dolci umori;
Ove persi, vermigli e bianchi fiori
Rendon vago il terreno e dilettoso;
Ove fra ’l crin de gli arboscei frondoso
8Scherzano l’aure con leggiadri errori;
Vieni, o Fillide mia, se pur non hai,
Non men ch’umano volto, il cor spietato,
11Ond’io tregua al dolor ritrovi omai.
Ma chi m’ode? a chi parlo? ove son io?
Lasso! ella altrove al caro Alcippo amato
14S’asside in grembo e spregia l’ardor mio.
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