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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
368. Dolce Fillide mia, mentre il bel viso
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368.
7.
Dolce Fillide mia, mentre il bel viso
Di fresche rose e di ligustri adorni
E col sereno tuo sembiante aggiorni
4Ovunque un sguardo giri od apri un riso,
Facciam, godendo, in terra un paradiso;
E viviam lieti i bei fioriti giorni
Pria che quel rio nemico empio ne scorni
8Ch’ogni gloria ed onor sovente ha ucciso.
Quei fior vermigli e quelle verdi erbette
Che in mezzo a i prati son dal verno spenti
11Fien via piú vaghi a primavera nova:
Ma, una sol volta che i suoi strali avventi
La morte in noi, mai piú non si rinnova
14La beltà e le virtú sparse e neglette.
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