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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
370. O di quel ch’arse pria foco soave
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370.
2.
O di quel ch’arse pria foco soave
A l’apparir di due begli occhi il core
Ministra, or esca di celeste ardore,
4Tanto piú caro a me quanto piú grave;
Poi che per sé mia lingua ardir non have
Ciò che rinchiude il sen mostrar di fuore,
Non fia che stilla di novello amore
8Fin ch’io vivrò l’antico incendio lave.
Tu, ne’ cui lumi e tra le fresche brine
Scherzan le Grazie e sí dolce ôra move
11Ver’ me, bella non men che saggia e pia,
Mentre affinando sue bellezze nove
O il manto allacci o stringi il biondo crine,
14Deh, fa palese a lei la pena mia.
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