< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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378. Nel dolce seno de la bella Clori
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378.


Nel dolce seno de la bella Clori
     Tirsi, che del suo fine
     Già languendo sentía l’ore vicine,
     Tirsi, levando gli occhi
     5Ne’ languidetti rai del suo desío, —
     Anima, disse, omai beata mori. —
     Quand’ella — Ohimè! ben mio,
     Aspetta, — sospirò dolce anelando. —
     Ahi! crudo, ir dunque a morte
     10Senza me pensi? io teco, e non me ’n pento,
     Morir promisi, e già moro, e già sento
     Le mortali mie scorte
     Perché l’una e l’altr’alma insieme scocchi. —
     Si stringe egli soave e sol risponde
     15Con meste voci a le voci gioconde.
     Oh fortunati! l’un entro spirando
     Ne la bocca de l’altra, una dolce ombra
     Di morte gli occhi lor tremanti ingombra:
     E si sentian, mancando i rotti accenti,
     20Agghiacciar tra le labbra i baci ardenti.

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