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379.
Non si levava ancor l’alba novella,
Né spiegavan le piume
Gli augelli al nuovo lume,
Ma fiammeggiava l’amorosa stella,
5Quando i due vaghi e leggiadretti amanti,
Ch’una felice notte aggiunse insieme
Come a canto si volge i vari giri,
Divise il nuovo raggio; e i dolci pianti
Ne l’accoglienze estreme
10Mescolavan co’ baci e co’ sospiri.
Mille ardenti pensier, mille desiri,
Mille voglie non paghe
In quelle luci vaghe
Scopría quest’alma innamorata e quella.
15E dicea l’una sospirando allora —
Anima, addio, — con languide parole;
E l’altra — Vita, addio — le rispondea, —
Addio, rimanti; — e non partiansi ancora
Innanzi al nuovo sole.
20E ’nnanzi a l’alba che nel ciel sorgea
E questa e quella impallidir vedea
Le bellissime rose
Ne le labbra amorose,
E gli occhi scintillar come facella.
25E come l’alma che si parta e svella
Fu la partenza loro: —
Addio, ché parto e moro! —
Dolce languir, dolce partita e fella!