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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
385. Empia Circe crudel gran tempo m’have
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385.
Empia Circe crudel gran tempo m’have
Con fallaci speranze e certo danno
Tenuto oppresso in cosí lungo affanno
4Ch’a rammentarlo ancor l’anima pave.
Or, che ritratto ho il cor dal giogo grave,
A ragion lei disprezzo e ’l mio error dànno,
Né temo che nov’arte o novo inganno
8O nova forza piú la prema o grave;
Perché da gli occhi de la mente insana
L’oscura nebbia è via sparita e sgombra,
11E l’amoroso foco in tutto è spento;
E veggio omai che false larve ed ombra
Di vero bene e sol bellezza vana
14Fu la indegna cagion del mio tormento.
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