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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
396. Giovinetta gentil, che ’l nome prendi
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396.
Loda la signora Flaminia... ad istanza del sig. Giulio Mosti.
1.
Giovinetta gentil, che ’l nome prendi
Da quelle fiamme che ne gli occhi porti,
Oh come dolcemente altrui conforti
4Col tuo soave ardor mentre l’accendi!
Com’è dolce il languir dove tu splendi!
Amaro sol perch’a le dolci morti
Indugio poni, onde gli amanti accorti
8Bramerian di perir ne’ cari incendi.
Ed io, qualor la bella arsura elice
Da gli occhi il pianto, piango il pianto stesso
11S’egli estinta di lei lascia in me dramma.
Flaminia, potrò mai tanto d’appresso
Sederti un dí, che, qual vecchia fenice,
14Io mi rinnovi a giovinetta fiamma?
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