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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
411. Né ’n formar bella notte unqua colori
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411.
Ad istanza del signor Giulio Mosti.
Né ’n formar bella notte unqua colori
Cosí vaghi pittor tempra e confonde,
Né mesce a sí bei lumi ombre profonde
4Se stella finge che l’illustri e ’ndori,
Come di belle membra i bei candori
E ’l lucido òr di crespe chiome bionde
Leggiadramente in un bel nero asconde
8Madonna e ne lo scopre in parte fuori.
E ben l’arte è gentil ch’ingegno aduna
E conforta gli spirti offesi erranti,
11Ch’abbaglia il crin dorato e ’l sen disperde.
Pur l’arte cede a la natura, e perde
Dal magistero tuo, che scintillanti
14In bianco giro due pupille imbruna.
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