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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
417. Dolce mia fiamma, dolce
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417.
[Ad istanza del signor Giulio Mosti.]
Dolce mia fiamma, dolce
Mia pena e mio tormento,
Dolce è ’l languir, dolce è ’l martir ch’io sento,
Dolci sono i tuoi raggi e le faville;
5E mentre a mille a mille
Passano in questo core,
Dico, — s’egli si more,
Il suo morir non prezza,
Né morrà per dolor ma per dolcezza. —
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