< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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434. Il cor ch’al dolce foco de’ begli occhi
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434.


A l’illustrissimo signore L. P.


Il cor ch’al dolce foco de’ begli occhi
     Strugger già si sentia
     Nel petto che parea neve ch’or fiocchi
     Volle pur rinfrescarse,
     5Ma quel suo refrigerio ancor piú l’arse:
     Egli mentre moria
     Gridava — O neve ria,
     O neve insidïosa! oh tu d’Amore
     Cenere sei che celi immenso ardore. —

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