< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto.
439. La mia tenera Jole
438 440

439.


[Ad istanza del signor Curzio Ardizio.]

1.


La mia tenera Jole
     Duri chiama i miei carmi;
     Ma che? son duri e pur son belli i marmi.
     E pur che ’l tuo bel nome
     5In lor perpetuo duri,
     Fiano a’ suoi molli orecchi ognor piú duri.
     E l’onor di sue chiome
     Duri in lor, come suole
     Quel de le frondi che son care al sole.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.