< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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45. Non ho sí caro il laccio ond’al consorte
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45.


Dice d’aver piú caro il legame tolto a la sua donna, di quello che lega

il corpo con l’anima.


Non ho sí caro il laccio ond’al consorte
     De la vita mortal l’alma s’avvinse,
     Come quel ch’or me lega, e voi già strinse,
     4Già vago e dolce or duro nodo e forte:
Né quel famoso ch’al figliuol dié morte
     Del barbaro monile il collo cinse
     Lieto cosí quando il nemico estinse,
     8Com’io di quel che v’ha le chiome attorte.

Ti cede, Amor, Natura: e non si sdegna
     Ch’ella ordisca fral nodo e ’l tuo non rompa
     11Morte e con l’alma in ciel si privilegi.
E se gli altrui sepolcri illustre pompa
     Orna di vincitrice altera insegna,
     14Per la servil catena il mio si pregi.

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