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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
461. Donna, poiché mi niega invida sorte
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461.
8.
Donna, poiché mi niega invida sorte
Segnar per l’orme vostre i dubbi passi,
E varcar fiumi e mari, orridi sassi,
4Oltre l’Eufrate e le Caucasee porte,
Il mio pensier fia che mi guidi e porte
Con grandi ali, a cui sono oscuri e bassi,
Pindo, Ato, Calpe, e tu, che gli altri passi,
8O sostegno del ciel possente e forte.
Il mio pensier sovra l’eterne sfere
M’innalzerà, là dove il sol risplende
11E fa del lume suo le stelle ardenti:
Ma scorger non potrà quanto egli ascende
Cosa piú bella di due luci altere
14C’han mille raggi piú del sol lucenti.
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