< Rime d'amore (Torquato Tasso)
Questo testo è incompleto.
5. Colei che sovra ogni altra amo ed onoro
4 6

5.


Dice d’aver veduta la sua donna su le rive de la Brenta e descrive

poeticamente i miracoli che facea la sua bellezza.


Colei che sovra ogni altra amo ed onoro
     Fiori coglier vid’io su questa riva;
     Ma non tanti la man cogliea di loro
     4Quanti fra l’erbe il bianco piè n’apriva.
Ondeggiavano sparsi i bei crin d’oro,
     Ond’Amor mille e mille lacci ordiva;
     E l’aura del parlar dolce ristoro
     8Era del foco che de gli occhi usciva.

Fermò suo corso il rio, pur come vago
     Di fare specchio a quelle chiome bionde
     11Di sé medesmo ed a que’ dolci lumi;
E parea dire — A la tua bella imago,
     Se pur non degni solo il re de’ fiumi,
     14Rischiaro, o donna, queste placid’onde. —

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.