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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
51. Mentre ne’ cari balli in loco adorno
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51.
Si lamenta de la sua donna, che, ballandosi al ballo del torchio,
con estinguerlo ponesse fine al ballo.
Mentre ne’ cari balli in loco adorno
Si traean le notturne e placide ore,
Face, che nel suo foco accese Amore,
4Lieto n’apriva a mezza notte il giorno;
E da candide man vibrata intorno
Spargea faville di sí puro ardore,
Che pareva apportar gioia ed onore
8A’ pochi eletti, a gli altri invidia e scorno;
Quando a te data fu, man cruda e bella,
E da te presa e spenta, e ciechi e mesti
11Restàr mill’occhi a lo sparir d’un lume.
Ahi, come allor cangiasti arte e costume:
Tu, ch’accender solei l’aurea facella,
14Tu, ministra d’Amor, tu l’estinguesti!
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