< Rime d'amore (Torquato Tasso)
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53. Donde ne vieni, o cor, timido e solo
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53.


Parla col suo core e ’l consiglia a far ritorno

a la sua donna.


D’onde ne vieni, o cor, timido e solo,
     Cosí tutto ferito e senza piume? —
     Da que’ begli occhi il cui spietato lume
     4Le penne m’infiammò ne l’alto volo. —
Torna al suo petto. Or questo ingombra il duolo,
     Né scacciato da lei raccôr presume. —
     Non posso, né volar ho per costume
     8Senza quell’ali ond’io mi spazio a volo. —
L’ale ti rifaranno i miei desiri,
     Anzi pur tuoi, che ’l tuo piacer le spiega. —
     11E s’avvien che non m’oda o che s’adiri? —
Batti a le porte e chiama e piangi e prega. —
     Già m’ergo e mi son aure i miei sospiri,
     14E morrò s’ella è sorda o s’ella il niega.

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