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Torquato Tasso - Rime d’amore (XVI secolo)
54. Come la ninfa sua fugace e schiva
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54.
Assomiglia il suo dolce pensiero amoroso, che non è mescolato con gli altri amarissimi, al favoloso Alfeo, che passando sotto il mare per congiungersi con Aretusa non mescola l’acque salse con le dolci.
Come la ninfa sua fugace e schiva,
Che si converte in fonte e pur s’asconde,
L’innamorato Alfeo per vie profonde
4Segue e trapassa occulto ad altra riva,
Ed irrigando pallidetta oliva
Co’ bei doni se ’n va di fiori e fronde,
E non mesce le salse a le dolci onde
8E dal mar non sentito in sen le arriva:
Cosí l’anima mia, che si disface,
Cerca pur di madonna, e lode e canto
11Le porta in dono ed amorosa pace;
Ma le dolcezze sue non turba in tanto
Fra mille pene il mio pensier seguace
14Passando un mar di tempestoso pianto.
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